Alcune aziende stanno approntando un nuovo tipo di pannelli solari, applicato su pellicole: si tratta di una svolta nel fotovoltaico.
Da diversi anni a questa parte i pannelli solari rappresentano una fonte pulita di energia rinnovabile. Gli impianti finora realizzati però, presentano diverse pecche. Oltre all’ingente consumo di terreno c’è anche da tenere conto della complessità della costruzione dell’impianto.
Le problematiche relative al fotovoltaico classico
Si tratta infatti di grandissime installazioni che richiedono parecchio materiale e suolo, nonché personale addetto che sia in grado di costruire le strutture. Anche a causa di questi fattori il costo d’installazione di un impianto fotovoltaico rappresenta una spesa piuttosto gravosa.
C’è una buona notizia però: da qualche tempo è nata una nuova tecnologia in grado di ovviare a questi problemi, rendendo l’impiego del fotovoltaico molto più semplice. Il nuovo metodo consiste nell’applicazione di vere e proprie pellicole fotovoltaiche. In questo modo le spese sono ridotte drasticamente, e si risolve – oltre al problema dell’inquinamento causato dai materiali – anche la questione dell’ingombro di terreno.
Si tratta di pellicole fotovoltaiche, anche dette pellicole solari. Sono pannelli veri e propri creati sotto forma di pellicola. Funzionano allo stesso modo dei classici impianti. Le pellicole vengono costruite con cellule di silicio, configurare però in maniera differente rispetto al classico fotovoltaico.
Le cellule non vengono infatti incasellate in una forma rigida. Tutto il processo è reso possibile grazie al gas di silicio. Questo viene pressurizzato e soffiato su diversi materiali come ad esempio plastica, metallo o vetro.
In questo modo si ottiene un pannello che risulta molto più morbido. Grazie all’adesivo, è possibile adattare il pannello anche su superfici che presentano forme irregolari. La capacità di produrre energia, secondo quanto riferito da alcune aziende, ammonta a circa 85W per metro quadrato, fino ad un massimo di 170W.